In questo momento, nonostante siamo tanti nel mondo, percepisco una grande solitudine generale che ci circonda. La tecnologia, senza dubbio, ha fatto passi da gigante e si è evoluta tantissimo, raggiungendo livelli che solo pochi anni fa non si pensavano possibili. Tuttavia, sento che stiamo perdendo le belle abitudini di un tempo. Siamo soli, anche se circondati da molti. Mi dicono che non devo pensare al passato e che la vita e il progresso devono andare avanti, guardando al futuro. So che è importante andare avanti e non voltarsi indietro, ma un velo di tristezza e nostalgia mi pervade. Dove sono finite le belle chiacchierate che facevamo un tempo? Ora tutto si limita a un messaggio di tre parole e hai risolto. Questo viene chiamato distacco emotivo. A volte, non conosci nemmeno il volto della persona con cui parli perché potrebbe celarsi sotto altre spoglie. Mi ricordo che bastavano 4 o 5 bambini per riempire una stanza di rumori, allegria e guai che finivano sempre con i genitori che ti mettevano in punizione. Ora la stessa stanza piena di gente ha un silenzio assordante. Nella stanza d’attesa del dottore, sui mezzi pubblici, ecc., tutti guardano il cellulare con la testa bassa e se rivolgi la parola a qualcuno, quasi lo disturbano perché lo distogli. Io non riesco ad abituarmi a tutto questo. Sono una chiaccherona, la classica italiana che quando parla muove molto le mani, fisica, mi piace il contatto con le persone, tanto che mi hanno soprannominata “Enza bacia tutti”. Mi piace incontrare gente, ridere e condividere momenti di relax e spensieratezza. La vita è comunque bella e va vissuta nel migliore dei modi, anche con la nostra solitudine.

POESIA: Sto bene da solo, ma non sono un solitario. Cerco gli altri per scelta, non per timore della solitudine. E scelgo con chi stare, perché siamo fatti per stare con pochi.

AGOSTINO DEGAS