Per l’artista Carmen Pedullà l’arte di dipingere è azione e trasformazione interiore. Abbraccia il disegno tra i banchi di scuola, dopo aver vinto un concorso artistico alle elementari viene premiata con una scatola di colori a tempera e da quel momento la pittura diventa per lei motore propulsivo della sua vita. Con il tempo sente un crescente bisogno di sperimentarla in tutte le sue forme, ma tra le varie tecniche quella che preferisce è la pittura a olio su tela per la sua corposità, brillantezza e luminosità.
L’ambiente dove è cresciuta ha sicuramente influenzato e incoraggiato il suo percorso artistico; iI piccolo paese Bianco in provincia di Reggio Calabria affacciato sul mare ha generato con tutti i suoi colori mediterranei la sua tavolozza luminosa; dai colori del cielo celeste con le sue infinite sfumature, dal giallo delle giornate assolate al tocco di arancio e rosso del tramonto, dalle sfumature terrose, ocra della sua terra.
Riproduce temi che abbracciano sia elementi naturali, perché per l’artista Carmen, Madre natura con la sua bellezza infinita e perfezione è una forza generatrice e quindi un dono da preservare, e sia scene dove vengono inserite le figure con la componente di partecipazione interazione nel contesto urbano; figure pulsante espressive colti nell’attimo culminante delle loro azioni. Il suo sentirsi libera attraverso un veloce gesto espressivo liberatorio e assoluto dove si può viaggiare ovunque con la mente.
“L’unico momento in cui mi sento vivo è quando dipingo” (Vincent Van Gogh)
A vinovo, in provincia di Torino, dove vive, inizia a far conoscere la sua arte partecipando a mostre personali, collettive e a concorsi dove riceve numerosi riconoscimenti.
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